
Insomma, un gioco davvero avvincente. Una volta. Due volte. Magari anche una terza partita. Ma poi? Poi vorresti gridare alle tue amiche che sarebbe anche ora di cambiare gioco! Diciamoci la verità: la tombola piace a chi è fortunato. Sceglie le caselle in base al proprio istinto, dichiara che quelli sono i suoi numeri fortunati, inizia a posizionare un fagiolo dopo l'altro e alla fine vorresti strozzarlo quando raccimola tutti i soldi in palio. E tu, povero sventurato che hai voluto sfidare la sorte, ti ritrovi a corto di monete, deriso, inferocito con la dea bendata e continuamente tormentato dal desiderio di rinchiudere la testa di quel tuo amico fortunato nel sacco dove si pescano i numeri! Altro che gioco, diventa un massacro. Tutti con gli occhi avidi, pronti all'attacco con i fagioli in mano, isterici se qualcuno osa disturbare, irritati con colui che pesca i numeri se non sono quelli giusti! Va bene, forse sto esagerando. La tombola è una tradizione, e io non posso ridurla ad un semplice gioco in cui conta solo il gruzzoletto finale. Che sarà mai perdere qualche centesimo! "La ruota della fortuna gira," dicono sempre per convincerti a rigiocare "magari questa è la tua partita!"
Chi è particolarmente sensibile finisca qui la sua lettura. Quelli arrabbiati sul serio con la tombola, continuino pure...
"Magari questa è la tua partita!". Come no. Te lo dice chi ha vinto tutti i tuoi soldi e vuole che continui a giocare per spremerti ancora per bene. Grazie, un bel gioco davvero.
Se tenti di sottrarti, sei fuori dal circolo sociale. Se ci riprovi, la tua sanità mentale è messa a dura prova. Perchè? Ok, iniziamo dall'inizio.
Sto trascorrendo una meravigliosa serata tra amiche. Una all'improvviso si alza e dichiara di voler giocare a tombola. Naturalmente, tutti d'accordo.
Già sento che qualcosa non va quando tutte posano sul tavolo le loro venti euro in spiccioli da dieci e da venti centesimi, mentre io in un angolino poso la mia cinquanta centesimi tutta intera, già cosciente che non la rivedrò mai più. La mia amica si offre di cambiarla in monete più piccole, io ringrazio, fingendo di non accorgermi dello sguardo "tanto sarà tutta mia!". Una volta distribuiti i fagioli, inizia la guerra.
- Chi vuole la cartella completa? Sono sessanta centesimi.-
Guardo la mia cinquanta ormai ridotta a brandelli di dieci centesimi e sospiro. Niente scelta.
Però dai, almeno posso scegliere il numero delle cartelle! Ne prendo due, tanto almeno un ambo riuscirò a farlo!
Il mio spirito si spegna alla terza partita, insieme al mio patrimonio. Mi guardo intorno: tutte che ridono e ricominciano a giocare con i soldi vinti. Io? Nemmeno il più misero, deplorevole, maledetto ambo.
La sconfitta definitiva? Quando ti guardano con pietà e puntano per te. E' troppo: mi alzo dal tavolo e sbuffo impaziente. Gioco divertente, come no. Un furto, ecco cos'è! Ma come ci siamo fatti convincere? Tanto meglio una giocata a carte! Almeno lì sei solo tu, il tuo esiguo gruzzolo, la tua testa, la tua mano, la fortuna che ogni tanto ti sorride e la tua intelligenza che ogni tanto costringe la fortuna a sorriderti!
Ho deciso: il prossimo Natale mi do per malata! Chissà, almeno riesco a salvare le mie tasche!
D'accordo, non posso infuriarmi con la tombola solo perchè non sono fortunata. Devo invece concentrarmi sullo spirito di comunità e di divertimento che la tombola offre! Come ho fatto a non pensarci prima?!? Ah già, perchè il divertimento sta nel derubare la gente sorridendole pure e lo spirito di comunità sta nell'essere complici della rapina al povero sfortunato!
Scherzi a parte, l'importante è divertirsi. Se siamo tanto attaccati al denaro, proviamo a giocarci senza soldi!
No, come non detto. E' una noia mortale non poter rubare agli altri! XD