Terzo liceo: un anno che può sembrare difficile, ma in realtà difficilissimo. Ogni cosa intorno a noi sta cambiando e anche a noi viene chiesto di cambiare, di crescere. Questo però ci spaventa, il sapere di andare incontro all'ignoto, a qualcosa che non conosciamo e che è incerto; stiamo vivendo un periodo particolare, in cui le nostre scelte cominciano ad essere determinanti e definitive. Ci sentiamo continuamente stimolati e in tensione, continuamente messi alla prova e conviviamo continuamente con il dubbio di essere all'altezza delle aspettative. Delle aspettative di chi, tuttavia? Molto spesso non sappiamo rispondere a questa domanda. Molto spesso ci accorgiamo di fare scelte che non ci appartengono, guidati da suggerimenti e consigli che troppo spesso diventano implicite imposizioni. Abbiamo affrontato una grande prima nostra scelta due anni fa, scegliendo la scuola superiore: siamo ancora convinti e certi al cento per cento di aver fatto quella giusta? C'è chi avrebbe risposto sì senza alcuna esitazione, chi ci avrebbe pensato un pò su e chi avrebbe alzato le spalle, evitando di dare una risposta. Ho fatto la scelta giusta? Soprattutto, sono stato io a farla? Perchè una scuola superiore si sceglie in base ad uno scopo. Diventa necessario avere un fine, un sogno, a cui indirizzare ogni fatica dello studio ed ogni sforzo per andare avanti. Diventa una necessità, ad un certo punto, quando ogni cosa ci sembra priva di ogni nostro interesse, chiederci cosa ci piacerebbe, invece.
Cosa mi piace fare? Cosa voglio fare? Cosa posso fare? Ci accorgiamo a volte di avere così poche risposte a domande di questo genere, così importanti. Già, perchè avremmo tante risposte diverse, invece di una sola. Ciò che ci piace fare non coincide quasi mai con ciò che possiamo fare, così come ciò che vogliamo non corrisponde quasi mai a ciò che realmente vogliamo.
Ciò che dovremmo desiderare più di ogni altra cosa è poter fare ciò che ci piace: che senso allora avrebbe dare risposte diverse a più domande con un medesimo fine, tuttavia?
Quando troveremo una risposta che potrebbe andar bene per tutte, forse sapremmo se avremo fatto la scelta giusta. E se ci accorgiamo che non è così, bisogna trovare la forza di perseguire i propri sogni, per quanto lunga e tortuosa possa sembrare quella via. Noi abbiamo bisogno di qualcosa in cui credere e questo qualcosa è proprio il nostro sogno: banale, grande, irragiungibile, impossibile, splendido che sia.
Fortunatamente, grazie all'aiuto di persone meravigliose che ci hanno preso per mano e ci hanno insegnato il valore delle nostre passioni, noi abbiamo ben chiaro cosa ci piace fare e cosa desideriamo di più. Scrivere questo blog è parte di questo meraviglioso sogno più grande e la nostra preghiera è quella che continuino a stimolarci con proposte e progetti sempre nuovi, che mettano in moto la nostra fantasia un pò arrugginita dall'inattività e che ci regalino quella gioia di veder nascere e svilupparsi una nostra idea.
Nonostante queste difficoltà, tuttavia, non dobbiamo abbatterci: la nostra è l'età dei sogni. Quelli sono nostri e nessuno può mettere un freno alla nostra mente o bloccare i nostri desideri. Ci appartengono e sono parte integrante di noi. Coltiviamoli, perchè questa è sempre la scelta giusta.
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