Quanti di noi desiderano dire qualcosa a qualcuno?! Non tutti,però, riusciamo ad affrontare la storia di una persona raccontata nei suoi occhi...io ne approffitto e vi mostro come si può fare in alternativa...
Cara compagna...
ho una grossa responsabilità nei tuoi confronti; sono lo scrigno delle tue paure, dei tuoi momenti bui, come quello delle gioie e dei tuoi successi. Per parlarti ho deciso di rifugiarmi in queste righe, che singolarmente sono prive di ogni significato, unite ,però ,vanno ben oltre l'apparenza. Come ben sai, ogniqualvolta ho bisogno di dire qualcosa di importante mi riverso nella scrittura, un modo per evadere e liberarmi dall'inferno che ho dentro, quando non si è bravi a parlare o perchè semplicemente non si ha nessuno lì pronto ad ascoltare. E' forse questo che ci unisce, siamo davvero brave ad ascoltare ciò che gli altri hanno da dirci, siamo pronte a dare consigli, a diventare insegnati di vita di un'età che non ci appartiene; ogniqualvolta è il nostro turno però, veniamo escluse dal giro, e dal troppo accumularsi dei piccoli problemi ne scaturiscono di grandi. Ci si affida così all'esperienza di un pezzo di carta che ne ha sorretto il peso di storie.
Molto spesso veniamo accusate di non essere spontanee, di nascondere sempre qualcosa al di là del nostro sguardo, ed è il prezzo che bisogna pagare se si deve tenere tutto dentro, così, tutta quella gente che non è disposta ad ascoltare è costretta a vederti diversa. Son davvero poche le persone alle quali ci siamo concesse, sono persone speciali che ci hanno dimostrato di poterci fidare e di poter contare sempre su di loro, e ancora e sempre ringrazio Dio per averci concesso tale privilegio.
Una volta mi dicesti che forse non avresti potuto realizzare i tuoi sogni perchè, in realtà,non lo meritavi come persona. Ho tentato di darti una risposta ma ho fallito, non ci sono riuscita, e ti confesso che anche io mi sono persa nell'abisso di qualla domanda esistenziale. Forse non c'è risposta...o quantomeno non possiamo darla adesso. Abbiamo solamente 16 anni, quale bagaglio di vita possiamo mai avere alle spalle?! Non è ancora il nostro tempo, adesso ci viene chiesto di crescere, di iniziare a fare le nostre scelte, giuste o sbagliate che siano.
Mi dirai ancora, che a questa età le scelte non ci appartengono e che c'è qualcuno pronto a sostituirsi a noi. Ma noi, cara compagna, quel giorno una scelta l'abbiamo già fatta. Il nostro modello di vita lo abbiamo, ed è proprio come quella persona che ci siamo ripromesse di diventare, non importa il campo ma la passione che si ha e che si riesce a trasmettere.
Uno degli errori più brutti che si possa commettere è quello di proiettare negli altri i propri desideri e voleri, le proprie paure, soffocando così la vita delle persone. Un errore che scaturisce dall'amore. Quando ami una persona commetti tanti errori. E' così difficile amare una persona senza farle del male, la tua esperienza diventa protezione nei suoi confronti, non permettendole di sbagliare e di compiere le proprie scelte. Senza errori la vita non esiste. Ma noi non sappiamo imporci, e respiriamo in silenzio e nell'ombra.
Oggi il mio desiderio più grande è quello di diventare il molo d'approdo quando ti verrà concesso di sbagliare, il molo d'approdo per i tuoi sogni proibiti, lo scrigno che custodisce le tue emozioni e le tue preziose passioni. Non spetta a me darti consigli, anche perchè se ci provo non ci riesco, posso,tuttavia, ascoltare quando vorrai parlare.
Ricordi?! "L'avventura sta nel viaggio, non nel traguardo", ed il nostro è partito ormai da tempo, dobbiamo solo impegnarci ad arrichirlo di scene avvincenti e particolari contraddistinti, perchè la vita non è dolore, ma un fantastico film in cui siamo noi le registe.
Periodo decisamente in salita quello che stiamo attraversando, saranno tutti i cambiamenti che stiamo affrontando o le richieste che ci vengono fatte e che ci sembrano impossibili da soddisfare, periodo in cui non riusciamo nemmeno più a seguire le nostre passioni; senza idee, senza iniziative. senza tutta quella voglia di fare che ci rende così esplosive. Abbiamo abbandonato i tanti progetti fatti, tra i quali, solo questo blog è riuscito.
Continuo a rifugiarmi nella scrittura e nella mia musica, cercando di trovare qualcosa di sensato tra quelle sei corde della chitarra, e puntualmente mi trovo catapultata in un profondo oblio all'interno del quale mi trovo tra ricordi e progetti futuri. In questa canzone non c'è traccia del presente che sto lasciandolo scrivere al caso. E sì, perchè quando non c'è movimento di idee, quando non c'è passione, non si può scrivere il presente, si può solo viverlo passivamente. Così, però, questa musica diventa monotona, finisce per intrappolarmi e sono costretta ad abbandonare anche lei. Ogni autore racconta la propria storia in una canzona, racconta il suo pensare, non posso ricercare in essa la mia storia, il mio pensiero, finirei per cadere nuovamente in quel maledetto oblio.
E pensare che c'è gente che riesce ad avere il cielo in una stanza per molto poco, e noi qui a discutere e a deprimerci per qualcosa che neanche noi sappiamo. Problemi piccoli, forse stupidi, dovuti all'età, che però mi bloccano. Come diceva un famoso professore dello scorso anno, "il miglior modo per fare le cose è non farle", e chi lo sa, magari è così, il miglior modo per risolvere i problemi è non risolverli, forse ciò che serve è solamente il tempo, per il resto " chi vivrà, vedrà".
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