
Oggi parleremo dei nostri problemi di adolescenti: la vita è diventata una vera impresa, ma contrariamente a quanto pensano i nostri genitori, la situazione è critica per tutti. Anche per noi, che ci arrabbiamo sempre quando gli adulti ridono delle nostre preoccupazioni e ci considerano molto "superficiali": sicuramente a loro la fine di un'amicizia, l'inizio di una simpatia per un/a ragazzo/a, un voto più alto a scuola, e tanto altro, possono sembrare episodi importanti sì, ma sicuramente meno dei loro problemi da "grandi". Ciò che non capiscono è che non è così: noi stiamo crescendo e naturalmente ogni sensazione ed emozione nuova ci colpisce in modo particolare e chiediamo agli adulti di condividere la nostra gioia, curiosità, tristezza, rabbia, entusiasmo anche nelle piccole cose della vita, ma la maggior parte delle volte rimaniamo delusi dal loro atteggiamento.

Allora ci chiediamo a volte che fine abbia fatto
Il fanciullino tanto discusso da Pascoli: perchè gli adulti non sono più capaci di emozionarsi di fronte ai piccoli episodi della vita? In parte, sicuramente, è la società industrializzata dei giorni nostri a segnare profondamente gli individui, ma questo è un altro discorso su cui è inutile dilungarci. La crisi c'è, ma non lasciamo che influisca sui nostri valori familiari: impegnamoci anche noi a guidarli lungo il sentiero dei sentimenti e lasciamoci guidare da loro lungo quello della vita, invece, grazie ai loro preziosi consigli e alle loro esperienze.
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