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domenica 1 luglio 2012

Anche se oggi non è il giorno dedicato alla lettura voglio consigliare un meraviglioso classico della letteratura italiana. Spesso noi ragazzi siamo abituati a giudicare negativamente in modo affrettato, non avrei mai scoperto la bellezza di questo classico,che a parere di tutti risulta noioso, se non fossi stata costretta dal mio insegnante di lettere. Il libro di cui parlo è Uno, nessuno e centomila, il cui autore è il "famosissimo" Luigi Pirandello. Una storia che mi ha fatto riflettere molto attraverso i dubbi esistenziali del protagonista, Vitangelo Moscarda il quale nel corso della storia, dalla piena consapevolezza di essere unico al mondo passa all'essere nessuno , e infine centomila in quanto ognuno di noi vede in maniera differente l'altro. I l protagonista arriverà alla follia, ma solo così riuscirà a non sentirsi vincolato dalle regole della società e quindi finalmente libero.
Un libro che a mio parere esalta davvero il genio di Pirandello, rispondendo ai tanti quesiti dell'uomo.
"La follia rappresenta l'esito finale della disgregazione dell'io,uno stato di grazia in cui finalmente si vive senza vedersi vivere , liberi da ogni maschera e da ogni condizionamento.''
-L. Pirandello

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