Translate

martedì 29 gennaio 2013

Mancano due giorni alla tanto temuta fine del quadrimestre. Ma oggi non parleremo di questo, ma del comportamento di qualche nostro prof che è evidentemente troppo euforico all'idea di distruggere la nostra autostima. Ciò che ci spaventa è questo: di solito dalla strage del docente si salva ora una, ora un'altra categoria di alunni, che vengono così riassunte:
- Migliori della classe accertati.
- Coloro che si credono i migliori della classe. Verranno chiamati Pseudo-secchioni;
- Invidiosi di coloro che si credono migliori della classe. Verranno indicati con il nome di aspiranti;
- Coloro interessati alla media. I determinati;
- Coloro che tirano a campare. La massa;
- I nullafacenti che si sforzano di prendere 6. Gli Scansafatiche;
- Coloro che non si rendono nemmeno conto di stare in una scuola a meno che non si tratti di fare confusione. Gli sfalzini;
Ma mi duole dover confessare che dalla strage di questo/a professore/ssa, che chiameremo Perfidium per intenderci, non si sia salvato nessun alunno. Non è possibile? Prendiamo in esame innanzitutto il suo metodo didattico. Perfidium ama spiegare con artifici retorici la propria materia, divertendosi a tormentare gli alunni con domande dell'altro mondo; quando uno studente gli pone una domanda, Perfidium risponde che è una domanda talmente sciocca che non può essere presa in considerazione o rassicura l'alunno che la riprenderà in un secondo momento. Peccato che quel momento non arrivi mai. O meglio, arriva, ma quell'esercizio è nel compito in classe, di vitale importanza per l'alunno, che si strugge chiedendosi perchè non glielo abbia spiegato. Perfidium, poi, adora improvvisare piccole prove d'esame di stato nelle semplici verifiche, esasperando con pochissimo tempo gli studenti, che, nel migliore dei casi, possono aspirare al 5 o al 4.
Nonostante il proverbio "sfalzini volant, secchioni manent" sia sempre valido, Perfidium è riuscito a mettere in crisi anche l'antico detto. Cominciamo dalla categoria più agiata: gli Sfalzini. A loro della scuola non importa molto, un 2 è come un 5; il problema è raggiungerlo il 2 con Perfidium. Per prendere 2, infatti, bisogna fare bel 4 esercizi difficilissimi da 0,5 punti. Uno strazio, direte.
Passiamo agli Scansafatiche: sopravvivono grazie ai compiti copiati e ai suggerimenti carpiti; peccato che Perfidium non fa volare una mosca e ammazza sul nascere ogni principio di truffa.
La massa, con Perfidium, è ormai rassegnata ad oscillare dall'1 al 3. Almeno è felice, sapendo che non è 0.
Poi, i determinati. Da questa categoria in poi, il gioco si fa duro. Provano, riprovano, tentano, ritentano, ma proprio non ce la fanno: cadono nello sconforto più totale, ma questo sconforto cresce se saliamo di livello. Gli aspiranti e gli Pseudo-secchioni sono ormai racchiusi in un'unica fascia di livello;infatti, sono molto pericolosi, perchè più vicini ai determinati che ai secchioni. Il problema vero sta nei secchioni: ora, dobbiamo chiarire che il mondo del secchione si basa su poche semplici regole, che vengono riassunte con la frase - io sono il migliore - . Scendere da quel piedistallo non è semplice, ma Perfidium è riuscito a minare alla base ogni credenza, ogni speranza, ogni certezza. I secchioni sono in crisi, sconfortati alla vista del loro 5. Cosa è successo? Non bisogna chiederlo agli alunni, non bisogna cercare giustificazioni, non bisogna dire è capitato. La colpa è di Perfidium, di quell'insegnante che non si rende conto del male che crea. Ora, magari abbiamo anche sorriso con ciò che è scritto prima di questa frase, ma il messaggio è questo: prof, avete nelle vostre mani potere, potere sui giovani, ma dovete sapere che quel potere comporta delle responsabilità. Non è bello distruggere l'interiorità di una persona, che sia uno Sfalzino o un secchione. Il mondo di noi ragazzi si basa su un sistema di credenze così fragile, così incerto. Distruggere ciò in cui abbiamo creduto per sedici anni può sembrare impossibile, eppure bisogna rendersi conto dell'enorme influenza che un docente ha su un alunno, perchè se a quell'alunno si dice - vali zero -, quell'alunno alla fine se ne convincerà. Ma questo non è nè il primo nè l'ultimo post in cui sosteniamo che non siamo un voto: siamo persone, indipendentemente dalla nostra media scolastica. E questo dobbiamo e devono ricordarlo i prof, soprattutto quelli come Perfidium, che hanno decisamente perso di vista qual è il vero compito della scuola.
Ovviamente abbiamo cercato di mettere insieme tutti, ma proprio tutti i difetti dei professori in generale, escludendo i loro pregi, l'immagine venutane fuori è quella di Perfiudium. Forse abbiamo iperbolizzato troppo, ma l'importante è non perdere di vista il concetto fondamentale del discorso: siamo persone, indipendentemente dalla nostra media scolastica.

lunedì 28 gennaio 2013

domenica 20 gennaio 2013

Per sempre giovani: Almeno credo

A volte dimentichiamo la nostra natura umana. Pensiamo di essere invulnerabili, invincibili, improvvisiamo ruoli che non ci appartengono, e a volte davvero pensiamo di riuscire a non commettere errori. 
La lunga assenza che mi ha allontanato dal mio consueto scrivere è dipesa sicuramente dal mio lungo periodo riflessivo. Un periodo non molto felice; una battaglia tra razionalità e anima. I conflitti interiori sono sicuramente tra le cose che più mi fanno stare male, soprattutto quando sono gli altri ad innescarli. Credo, anzi sono quasi certa, di aver perso la concezione di ciò che è bene e ciò che è male, e questo contribuisce a confondermi ulteriormente. Credo che i valori morali si siano rovesciati, così come credo che non esista fare un qualcosa per il semplice piacere di farlo, ma fare qualcosa in cambio di qualcosa. Credo che il rispetto verso gli altri sia stato bandito a vita da questo mondo; credo che l'egoismo abbia raggiunto il suo apice, e credo che ogni piccolo frammento di vita non debba mai essere privato della sua dignità. Credo che l'umiltà sia solo un dono, e che l'arroganza sia da isolare. Credo nell'amore, credo nella vita, nella giustizia e in tutte le virtù cha da sempre hanno fatto dell'uomo un essere vicino alla perfezione. Credo anche nel dolore, la tristezza e la povertà d'animo che ci rende ciechi davanti alla bellezza e alla passione. Credo che per alzarsi in volo serva tempo, e che per cadere bastie un attimo. Credo che un'ora sia futile e che un attimo sia fondamentale. Credo infine che la più piccola goccia d'acqua riempia il vuoto di milioni di m³ d'acqua, e che se anche l'onda con la sua forza tenda a sopraffarla, quella goccia farà sempre parte di quell'oceano...

venerdì 18 gennaio 2013

"Ho imparato che la vita non è mai giusta. Se c'è qualcosa che dovrebbero insegnare a scuola è questo." da I passi dell'amore
Io credo che invece ce lo insegni anche fin troppo bene...

mercoledì 16 gennaio 2013

Di nuovo qui...

Ed eccoci qui... dopo le feste, è stato difficile rimettersi a studiare e a lavorare! Il tempo lontano dai libri di scuola è, purtroppo, sempre troppo poco rispetto a quanto vorremmo... Però, c'è da ammettere che sono state le vacanze più brevi di sempre, non vi è sembrato? Siamo tornati fin troppo in fretta dietro ai banchi.. e pensare che abbiamo trascorso gran parte delle vacanze a studiare!
Va bene, forse solo qualche ora al giorno... o anche meno !
Però i prof che ci perseguitano li troviamo sempre: così, durante i ben meritati giorni di festa, ci ritroviamo a fare lavori e lavori.
Quando rientriamo, la situazione non migliora: lavori e ancora lavori. E poi, tra un pò si chiude il quadrimestre. Scattano i meccanismi delle interrogazioni e dei compiti in classe, con tutti i tremila prof a programmare il modo per avere voti ( già, perchè poi tutti insieme si ricordano di avere qualche ritardo nelle valutazioni ).
Così, siamo noi poveri alunni a ritrovarci con cinque interrogazioni al giorno. Colpa nostra che non studiamo? Mhmmm... non prorprio.
La classica frase di ogni geniale prof: "studiate volta per volta". Va bene, proviamoci: oggi studiamo cinque pagine di filosofia, poi sette di letteratura, e magari anche le otto di biologia. Ore 10 della sera: cosa ci ricordiamo di ciò che abbiamo "studiato"?
.... ( Immaginate i grilli che cantano e le pagliuzze che volano al vento, stile film west )
Il problema è serio: dando attenzione a cinque materie, non ci concentriamo su nessuna. Quanti di noi hanno provato ad inveire contro la prof che spiegava pagine su pagine? La sua risposta: "non è molto".
Immaginate tutti che fanno lo stesso ragionamento... Non se ne può più!
Qualcuno li fermi... e fermi noi, prima che sia troppo tardi!